Monday 28 January 2013

How moulding an environmental aware mankind

In this article I want to talk about something personal, a recent story that leads back to my past. On Friday last, January 25, I went to the 2013 presentation of the ecological campaign “M'illumino di meno” (I light up less), initiative promoted by Radio 2 programme Caterpillar.

The event was held at the CNR, acronym that officially stands for National Research Council, but it would be more appropriate if it meant "Collusion, Nepotism and Recommendations", since, as in all Italian public agencies and institutes (including universities), there work mainly people who have more lobbyist-political support... It is no coincidence that the best Italian researchers are abroad! (1)


“Holding their nose”, then, the idealistic army of cult-programme Caterpillar has offered to its Roman followers, in that very place of non-meritocracy, the opportunity to attend the presentation of the 2013 “M'illumino di meno” campaign.

Under mentioned circumstances, it is not surprising that it was the histrionic presenter Massimo Cirri the more environmental mindful, way more than keynote speakers (mainly university professors) there invited. A special mention goes to Jacopo Fo, who was among the audience, who with his Alcatraz project has been investing his life in alternative energy awareness and sustainable development. Keynote speakers, instead, have filled their mouths with cheap English slogans as “green economy”, “smart cities”, etc. (2), but in practice without saying anything innovative or even interesting.

The auditorium we were in, was filled by the empty words of mentioned "eminent professors", a conceptual void confirmed (as usual in Italy) by the immediate contradiction between slogans and actual facts. More specifically, the outside temperature was around zero degrees, but while keynote speakers were talking about reduction of emissions and sustainable behaviours, the exaggerated heating had already turned the auditorium into a sauna, with an unimaginable and useless dispersion of energies and resources. At the end of the broadcasting I had to run out, for breathing some fresh air, because due to the hot temperature I had gotten a headache.

The evidence that emerges from this meeting reinforces what I have always believed: ecology is above all a cultural matter. Personally, I definitely became interested in environmental issues and energy saving for learning at home, by seeing and copying from the behaviour of my relatives, but also because in the distant spring of 1982, when I was in fifth (and last) year of the primary school (I was 10), the waste management company in Rome campaigned in primary schools, teaching children the rudiments of environmental awareness. I still jealously have the “licence” they gave me


I remained so impressed and proud of my “being officially an ecologist” that, when the following year I got promoted to the sixth grade (in Italy the first year of the so called “scuola media inferiore”, junior-secondary school), I updated my licence of Ecological Agent (you can clearly see the rubbed out “5th B”, replaced in pencil by “1st C”), probably because as a child I believed that my being “an ecologist” also depended on the “validity” of my licence. The following year, however, I had already figured out that there was no need to update it, because the real value of that course in ecology was not in the licence, but in what I had learned, which had already become part of me. The culture of respecting the environment had already become one of my attitudinal pillars, so much as to address most of my thoughts, behaviours and decisions.

Too bad that those keynote speakers invited by Caterpillar clearly have not had my same luck in discovering what it means to be environmentally aware... A "licence" (a Master degree? a PhD?) in civil engineering doesn't turn people into environmental champions...


notes:

(1) - As an example, it should be noted that the vice president of the CNR, Roberto de Mattei, is a Catholic fundamentalist (homophobe and creationist) placed there by the Vatican, a man who (to quote one of his most striking statements) has defined the last earthquake in Japan “a punishment from God”.

(2) - Italians love using English expressions, even though the vast majority of Italians (including university professors) has a stuttering or mediocre Italian, due to the fact local dialects (in terms of words' meaning, grammar, idiomatic expressions and accent) still have a predominant role in communication, at ANY level.

2 comments:

  1. Come plasmare una umanità ecologicamente responsabile


    Venerdì 25 gennaio 2013 sono stato alla presentazione per il 2013 di “M'illumino di meno”, iniziativa ecologista promossa dalla trasmissione di Radio 2 Caterpillar.

    L’evento si è svolto presso il CNR, acronimo che ufficialmente sta per Centro Nazionale per le Ricerche, ma sarebbe più consono se stesse per “Collusione, Nepotismo e Raccomandazioni”, visto che, come in tutti gli apparati pubblici italiani (a cominciare dalle università) vi trova lavoro chi ha maggiori appoggi mafio-politici... non è un caso che i migliori ricercatori italiani siano all’estero! (1)

    “Turandosi il naso”, quindi, la idealistica armata della trasmissione-culto Caterpillar ha offerto a noi “seguaci” romani, proprio in quel luogo della non-meritocrazia, la possibilità di assistere alla presentazione della campagna 2013 di “M'illumino di meno”.

    Viste le premesse, non è sorprendente che sia stato proprio l'istrionico presentatore Massimo Cirri il più ecologista tra i presenti, assieme a Jacopo Fo, che con la sua Alcatraz da anni sta investendo la propria vita nel risparmio energetico e nello sviluppo sostenibile. Gli invitati d'onore, invece, si sono riempiti la bocca di slogan in inglese come “green economy”, “smart cities”, ecc (2), ma nel concreto non dicendo nulla di innovativo o anche solamente interessante.

    La sala dove eravamo si era riempita delle vuote parole degli “eminenti professori”, un vuoto concettuale confermato (come al solito in Italia) dalla contraddizione immediata tra slogan e fatti reali. Più in particolare, la temperatura esterna era di circa zero gradi, ma mentre i relatori parlavano di riduzione delle emissioni e dei comportamenti sostenibili, il riscaldamento esagerato aveva già trasformato la sala in una sauna, con una dispersione inimmaginabile e inutile di energie e risorse. Alla fine della trasmissione ho dovuto correre fuori, per prendere una boccata d'aria, perché a causa della temperatura troppo calda mi era venuto mal di testa.

    L'evidenza che emerge da questo incontro rafforza quanto credo da sempre: l'ecologia è più che altro una questione culturale. Personalmente cominciai ad interessarmi al rispetto dell'ambiente ed al risparmio energetico sicuramente per apprendimento in casa, per quanto visto e copiato dal comportamento dei miei familiari, ma anche perché nella lontana primavera del 1982, quando facevo la quinta elementare (avevo 10 anni) la NU di Roma, quella che una volta era la società della nettezza urbana, fece una campagna nelle scuole elementari, insegnando a noi bambini rudimenti del rispetto ambientale. Ancora conservo gelosamente il “patentino” che mi dettero


    [vedere immagine nel testo in inglese, qui sopra]


    Io rimasi così colpito ed orgoglioso del mio “essere ufficialmente ecologista” che poi, promosso in prima media l'anno successivo, modificai il mio patentino di Agente Ecologico (si vede bene la cancellatura “5a B”, e sopra scritto a matita “1a C”), probabilmente perché da bambino credevo che il mio essere ecologista dipendesse anche dalla correttezza delle informazioni là contenute. L'anno successivo avevo però già capito che non c'era alcun bisogno di aggiornarlo, perché il vero valore di quel corso in ecologismo non era nel patentino, ma in quanto avevo appreso, che non solo era in me, ma era parte di me. Quella cultura del rispetto ambientale era oramai diventata uno dei miei pilastri, tanto da indirizzare molte delle mie decisioni.

    Peccato che quei professori là invitati non abbiano avuto la mia stessa fortuna di scoprire cosa significa essere rispettosi dell'ambiente. Un “patentino” (un Master? Un dottorato di ricerca?) in ingegneria civile non trasforma le persone in campioni dell’ambientalismo...

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    1. note:

      1) A titolo d’esempio va ricordato che il vicepresidente del CNR, Roberto de Mattei, è un estremista cattolico (omofobo e creazionista), piazzato là per pressioni del Vaticano, ed è uomo che (tanto per citare una delle sue dichiarazioni più eclatanti) ha definito il terremoto in Giappone del 2009 “un castigo di Dio”.

      2) Gli italiani adorano usare espressioni in inglese, anche se la stragrande maggioranza degli italiani (professori universitari compresi) ha un italiano balbettante o mediocre.

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